L'inizio del nuovo anno solare difficilmente nella mia vita è riuscito a spartire le acque tra il mio passato ed il mio futuro, ma questo trentun dicembre è stato diverso e saprei anche dirmi perché: il duemiladiciotto è stata una lunga transizione, una profonda e lunga apnea negli abissi delle mie insicurezze e dei miei dolori. Un silenzio interiore può essere assordante, se gli unici suoni che ti cullano i pensieri sono note distorte della tua voce perduta, voce che non riesci a riprenderti.
I trecentosessantacinque giorni passati sono stati per pura casualità un viaggio molto lungo, ma necessario, ed essere qui a scriverne mi fa sorridere di gratitudine. Ed è forse questo il momento più propizio per presentarmi a te, lettore nuovo, o a te, lettore che da tempo hai la pazienza di seguirmi zigzagando tra le mie avventure nel magico mondo dell’internet: prima Youtube, poi il primo blog, poi Facebook, poi Instagram, poi questo (insomma, se sei ancora qui, dovrebbe esserti recapitata una medaglia all’onore e alla fedeltà).
Banalmente, amo leggere, ed amo scrivere e parlare di libri, libri belli s’intende. Cerco di divorare voracemente parole, con un appetito insaziabile per cultura ed arte. Ascolto tanta, tantissima musica tanto che con orgoglio di mamma ho creato l’hashtag #notedicarta, per condividere le colonne sonore delle mie letture.
Faccio delle mie disfunzioni marchi di fabbrica. Tra i miei amici immaginari posso vantare Virginia Woolf, Anna Karenina e Christa Wolf, la mia triade spirituale per eccellenza.
Per il mio sarcasmo si dice non ci sia rimedio, ma bilancio con della cruda, incontaminata, immotivata gentilezza alla Wallace.
Ed è tra buoni auspici e propositi, entusiasmi ed ottimismo, che io ti auguro, quindi, con tutto il cuore di essere sempre fedele a te stesso, di non tradirti mai e, se perduto, di ritrovarti sempre.
Buon 2019, spero ci rincontreremo in questo nuovo percorso, in Lacci in Libri.
Con affetto,
Claudia
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