9 marzo 2019

Il Golfo di Venere nel lago di Como - Lenno

La rubrica "Scarpette" nasce con l'intento di catalogare ed archiviare rigorosamente ogni mio spostamento sul globo. Ambizioso, folle e terribilmente sentimentale. 




2 marzo 2019, Lenno 

Oggi è il due marzo duemiladiciannove ed è una giornata nuvolosa, a sprazzi soleggiata. 
È un sabato potenzialmente molto speciale, anche se non è partito con il cosiddetto piede giusto: si va al lago, al nostro lago.  
Il lago di Como è un germogliare di luoghi incantevoli, talvolta anche assai nascosti, che solo occhi attenti ed esperti possono scorgere.  
Negli ultimi tre anni ho imparato ad apprezzarne i paesaggi impreziositi dal luccichio dell’acqua delle darsene, l’edera ed i glicini che si arrampicano sulle pareti delle ville storiche che costellano le rive del lago, le buffe nuotate di anatroccoli e cigni, i pontili e le loro piccole imbarcazioni galleggianti, le abitazioni diroccate sulle sponde quasi a volersi tuffare giù, assolate.

Non si smette mai di respirare a pieni polmoni il profumo dolciastro del lago, così mutevole con i suoi cicli circadiani; la notte e poi il giorno, il vento, la nebbia e poi il sole, la stagionalità.

L’odore dell’acqua può scatenare epifanie potenti, a maggior ragione se il lagh de Còmm è anche in parte casa tua.
Sono legata alle profondità del suo fondale tramite cordone ombelicale; un cordone che nella mia adolescenza mi è parso esser d’intralcio per i miei sogni e le mie ambizioni, quell’insolenza giovanile che ti fa volentieri rinnegare le tue origini, quella volontà di scegliere il proprio luogo di appartenenza.




Eppure ora è sempre un ritrovarsi, un ricongiungersi necessario, che sembra tanto simile ad un propizio allineamento di pianeti.
Lenno sorge sulla sponda occidentale del Lago di Como, sulla Costa della Tremezzina, adagiato in una profonda insenatura denominata per la sua bellezza Golfo di Venere.
Le sue origini risalgono al primo Impero Romano; fu colonizzato da coloni greci, inviati da Giulio Cesare all’epoca della fondazione della Nuova Como.
Lenno può anche vantare come ospite illustre Plinio il Giovane, il quale amava villeggiare nella sua villa Comedia, da dove, si dice, egli potesse pescare stando comodamente affacciato alla finestra.


Nei primi giorni primaverili, o almeno quando c’è una parvenza seppure vaga di primavera, stare seduti sul piccolo pontile ad osservare le montagne ancora innevate ed il boschetto di Villa Balbianello è ciò che di più giusto si possa fare per riconciliarsi con il mondo.
Specchiare i propri pensieri nell’acqua, prendere in giro qualche papera che sta per cappottarsi mentre tenta invano di acciuffare un pesciolino, mangiare il primo (o il secondo) gelato dell’anno e fantasticare su famiglie benestanti milanesi che trascorrono i loro fine settimana in ville settecentesche.

Dalla provinciale mai si potrebbe dire che verso le rive del lago, in stradine così strette, possano nascondersi tante meraviglie. Credo sia questo uno degli aspetti che amo di più: basta svoltare in qualche piccola strettoia per ritrovarsi in un piccolo pezzo di paradiso, come smaterializzati in un mondo parallelo.
 



Ultimamente mi dico spesso be present, Claudia
Non farti mangiare dai pensieri, sii più cosciente delle tue fluttuazioni mentali.
Ed oggi sono stata presente, ed è stato semplicemente bellissimo.
Per questo mi ricorderò piacevolmente di quando mi sono accorta che stupidamente avevo dimenticato la memory card della mia macchina fotografica a casa, di quando abbiamo condiviso una polaroid, di come il lago possa tessere il filo di amicizie speciali, della pace che si può provare osservando un panorama che ti riempe le tempie, ti colma l’anima, la fa traboccare e ti fa sentire felice.


Perché, in fondo, son contenta
Quindi grazie per aver mantenuto la promessa, amico mio, cappottarsi è una bellissima parola.
 




Informazioni utili 
Parcheggio:
gratuito
in via Armando Diaz / sulla sinistra arrivando da Como, sulla Statale
Da Como

28 km
raggiungibile anche in battello
Cosa vedere
Villa Balbianello
Apertura: da 15 marzo 2019
                a 6 gennaio 2020
Tutte le info su: www.fondoambiente.it 

Da fare assolutamente 
Prendere un gelato alla gelateria La fabbrica del gelato ed assaporarselo sul pontile, facendo una passeggiata lungo la riva.

Curiosità
Il lago di Como è il più profondo d’Italia, con una profondità massima di 410 m, raggiungibile nei pressi di Argegno.

Colonna sonora
#notedicarta
Radiohead
High and Dry
Fake Plastic Trees
 

The Velvet Underground
Sunday Morning

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